La Paura vista da lontano.. tra Medicina Tradizionale Cinese e Buddismo

La Paura vista da lontano.. tra Medicina Tradizionale Cinese e Buddismo

L’ideogramma Cinese che indica la paura è il “kŏng”

 

L’ideogramma kŏng è composto dal simbolo del cuore (“xīn”)  e dal simbolo arcaico usato per la parola abbracciare (“gōng”)  che a sua volta è composto da due ideogrammi , ,  che sta a significare che il Cielo (tratto orizzontale superiore) e la Terra (tratto orizzontale inferiore) si manifestano attraverso il tramite che li congiunge (tratto verticale), in questo caso, l’Uomo e , che simboleggia un aratro che rappresenta l’idea di Forza, e testimonia la partecipazione attiva dell’Uomo all’interscambio energetico tra Cielo e Terra (Wen Zhongyou e Valpiola Giacomo).

Padre Claude Larre, un gesuita, che studiò il cinese a Pechino e Shanghai e insegnò la filosofia cinese, soprattutto taoista, e le basi teoriche della Medicina Tradizionale Cinese, osservando l’ideograamma della paura diceva che:Padre Claude Larre

“La paura è la rottura delle benefiche comunicazioni tra alto e basso.

Gli Spiriti del Cuore, non godendo più del supporto delle essenze, si smarriscono, si agitano ed il comportamento diviene insensato. I soffi, bloccati, provocano palpitazioni.

Le essenze, private del loro dinamismo, non si elevano più, non sono più trattenute e ci si svuota dal basso.

Quando la paura ha disorganizzato le connessioni fra acqua e fuoco, le essenze ed i soffi ripiegano nel proprio territorio: le essenze in basso ed i soffi in alto.

Il movimento acqua, che attira verso il basso non è più equilibrato e l’organismo gela. Appaiono così l’insicurezza, l’esitazione (…) si è paralizzati.
La paura è la perversione del movimento acqua. Quest’ultimo, normalmente, esercita un’azione controllata verso il basso che mantiene le basi della vita.
Nella paura vi è cedimento, discesa senza controllo (…). La paura invade anche il Fegato (movimento legno), che non trova una base adeguata (Rene, acqua) da dove prendere lo slancio. La paura si oppone all’ardore impetuoso del Fegato, al coraggio della Vescicola Biliare (…).”
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La Paura è legata al meridiano del Rene (elemento Acqua), ma destabilizza subito il meridiano del Cuore (elemento Fuoco).
Nel libro So Wen si trova scritto che la paura consuma il Jing (contenuto nel rene), l’energia il QI non circola più e questo colpisce principalmente il Cuore che va in deficit. ”.
La Paura è parte della radice della vita.. e da lei si diramano altre emozioni… la collera , la tristezza, l’aggressività, il tentativo di controllare ogni cosa, l’eccessiva euforia e la disperazione

 

 

Nel Buddismo si afferma che la paura trova terreno fertile in coloro che possiedono un cuore privo d’amore.

La paura non è un’emozione primaria o secondaria, bensì terziaria. L’emozione disturbante fondamentale, primaria, è l’ignoranza; da questa ne sorgono altre quali la confusione, l’orgoglio e la rabbia. Poi, da queste, sorge la paura (Lama Ole Nydahl).

Il risentimento, l’invidia e l’egoismo sono tutte modalità dannose di relazionarsi con gli altri (La mente meravigliosa). Molte persone si lasciano trasportare dalla paura e danno retta a tutti i messaggi negativi prodotti dalle loro menti.

Per affrontare la paura bisogna comprendere che ogni cosa che giunge nella nostra vita e tutto ciò che siamo, è solo una realtà di passaggio. Se non riusciamo a comprendere questo ecco che si affaccia il nostro bisogno… l’attaccamento e con esso la paura della perdita. Spingere all’estremo questo attaccamento vuol dire avere più paura e più paura genera maggior attaccamento… un cane che si morde la coda.

Tara - paura
Nel Buddhismo tibetano, la forma di Buddha femminile, Tara, rappresenta l’aspetto di un Buddha che ci protegge dalla paura.

La paura è uno degli ostacoli più forti all’ottenimento di qualsiasi cosa di positivo nella vita. Essendo uno stato mentale confuso, la paura è fondata sull’inconsapevolezza, in particolare, su che cosa significhi sentirsi sicuri  (Alexander Berzin).

Lasciar fluire e accettare che tutto è di passaggio nella nostra vita ci renderà molto meno vittime della paura.

Qualunque cosa accada alle persone che amiamo o a noi stessi, si tratta della maturazione di un’immensa rete di forze karmiche individuali ed anche storiche, sociali ed economiche. Gli incidenti ed altre cose indesiderate accadranno e non importa quanto staremo attenti e quanti consigli daremo ai nostri cari, non potremo proteggerli da questi avvenimenti. Tutto ciò che possiamo fare è cercare di dare loro buoni consigli, augurando loro il meglio (Alexander Berzin).