La riflessologia plantare è una disciplina naturale che sfrutta le correlazioni che legano i punti del piede, estremamente ricchi di terminazioni nervose, agli organi interni e alle diverse parti del corpo. Nel piede, il corpo umano è rappresentato come un uomo seduto, dove le dita corrispondono alla testa e i calcagli al bacino. I due piedi rappresentano ciascuno una metà del corpo con i relativi organi.
Nel corso di una seduta di riflessologia, il riflessologo esercita una digitopressione su alcune zone del piede seguendo un percorso preciso, corrispondente alla mappa dei punti riflessi. La stimolazione di questi punti consente l’individuazione e il trattamento di situazioni di disequilibrio negli organi corrispondenti andando a stimolarne la vitalità.
La riflessologia plantare ha origini antichissime. I punti riflessi del piede erano infatti conosciuti e trattati già 5000 anni fa in Cina e in India. La riflessologia moderna è stata introdotta in occidente da William H. Fitzgerald, un medico di Boston che utilizzava la digitopressione per eseguire piccoli interventi chirurgici senza anestesia. La completa formulazione dei punti riflessi del piede è dovuta al contributo dello stesso Fitzgerald e di Eunice Ingham.