LA PRATICA YOGA – IL SALUTO AL SOLE (SURYA NAMASKARA)
Uno dei culti più importanti in India è quello del sole. Syria è uno dei nomi usati per indicarlo mentre Namaskara significa saluto reverenziale, inchino.
La pratica del Saluto al Sole consiste in una serie di posizioni, le asana, che vengono ripetute rispettando il proprio respiro senza soluzione di continuità, con consapevolezza.
E’ sicuramente tra le sequenze più conosciute al mondo anche dai non addetti del settore almeno per sentito dire.
Tra i significati attribuiti originariamente alla parola “asana” (dal sanscrito) c’è “stare seduti” ; nei secoli assunse un altro significato e venne comunemente tradotta come “posizione statica”. Nella pratica di oggi le asana sono tutte le posizioni che si eseguono quando si pratica yoga.
All’apparenza può sembrare semplice, ma la ricerca della corretta esecuzione richiede tanta pratica. Ogni singola Asana dovrebbe essere studiata e praticata singolarmente curandone tutti i dettagli. Io sono un pessimo studente e ne confondo alcune perchè riprese e modificate da altre tecniche come ad esempio nel Pilates e ne sbaglio altre per poca costanza…
I Benefici di una corretta esecuzione sono molteplici sia sotto l’aspetto fisico che mentale
Infatti una corretta esecuzione, senza improvvisazione (frequentare un corso è d’obbligo per comprenderne minimamente l’essenza), riesce a stimolare il 90% della muscolatura del corpo umano. La costanza nel ripetere la pratica del saluto al sole permetterà di viverne l’armonia dei movimenti e delle posture in sintonia con la profondità del proprio respiro.
Il momento migliore energeticamente per praticare il saluto al sole è all’alba (la tradizione parla di un numero di ripetizioni che va dalle dodici alle 20 volte)
Le Asana che vengono eseguite in questa pratica quotidiana sono 12 (le diverse scuole yogiche le insegnano ognuna con qualche piccola variante)